La guerra è una idiozia. Vi trovate a combattere e uccidere persone sconosciute perché vi hanno insegnato a odiarle. Odiarle per il colore della pelle, per la religione, per lo stato sociale, perché nati in un’altra nazione o più semplicemente perché la pensano in modo diverso da voi. Dietro ci sono sempre interessi economici, di potere ma comunque interessi di pochi, pochissimi, a volte di una sola persona egoista e narcisista che, al di fuori dei contesti pubblici considereremmo “persone problematiche” bisognose di aiuto, sostegno e attente cure psicologiche.
Ma quel che è peggio è la nostra propensione alle piccole grandi guerre che scateniamo intorno a noi, anche nelle nostre famiglie. Il principio è sempre lo stesso, in balia di demoni quali l’orgoglio… Chiedere scusa diventa una montagna insormontabile. Siamo bravissimi a costruire sponde, ripari, scudi dietro i quali nascondere la nostra incapacità a chiedere scusa, arrampicandoci su scivolosissimi vetri pur di dimostrare a noi stessi prima che agli altri, di essere nel giusto. E perché mai dovremmo chiedere scusa? È colpa dell’altro/a se io mi sono comportato/a così. All’orgoglio per il quale non ammetteremmo mai di avere sbagliato, si aggiunge la superbia di credere che noi non sbagliamo mai. La colpa è dell’altro/a e comunque sempre fuori di noi, capacità di autocritica zero, capacità di offendere e calunniare a mille. Dal piccolo al grande è un attimo. Se non siamo capaci di stare in pace e trovare un equilibrio… in famiglia, in ufficio, in condominio, con gli amici, a scuola, sul lavoro, in associazione, insomma nel nostro piccolo mondo, come possiamo chiedere la Pace nel Mondo? Con che coraggio diciamo di essere contro la guerra?
Basterebbe essere più equilibrati e capire che per andare d’accordo con chiunque serve un passo indietro, per stendere il braccio e stringere una mano. Se fossimo capaci, tutti, di farlo nel nostro piccolo mondo… neppure le guerre esisterebbero più. Anche davanti alla follia di un solo uomo, basterebbe posare, tutti, le armi a terra e dire: ”No. Io non ci sto. Continuatela tu da solo la tua stupida guerra. Io voglio Amare e Costruire.”