Sono trascorsi 33 anni, dalla caduta del muro di Berlino. Ma oggi siamo tornati a costruirne di nuovi e ancor più invalicabili, assurdi, anacronistici, frutto di egoismi al grido di … “prima noi”… e poi … “degli altri” chissenefrega… Non parlo dei muri messicani dell’ex Trump, o di quello tra Israele e Cisgiordania, non parlo neppure degli oltre (pensate bene) SETTANTA MURI ESISTENTI NEL MONDO che separano famiglie, persone, affetti, vita sociale, no… parlo dei muri che erigiamo ogni giorno nella nostra quotidianità, muri miserabili e vigliacchi, nascosti dietro il colore della pelle, la provenienza geografica, il sesso (maschio o femmina? Transgender?…), il conto in banca, l’essere più o meno considerati “vip” o “persone normali” espressione in cui mi inquieta quel “normali” che nessuno è più normale da un pezzo, parlo persino della differenza nell’appartenere a un Comune o a una Regione piuttosto che un’altra, in un’Italia goffamente campanilistica e ancora schiava dell’Italia dei Comuni… questione “giustamente” lasciata in mano agli pseudo “tifosi” beceri della pedata calcistica che sfogano i propri istinti a furia di “boooh booooh” dal calcio ormai alla politica delle Regioni.
I muri che erigiamo ogni volta che ci stufiamo di ascoltare… perché la verità è che non ascoltiamo più. Non ne siamo capaci. Siamo convinti di sapere già le risposte… siamo così arroganti e pieni di noi stessi che ci crediamo non solo superiori a chiunque ma stoltamente sempre “nel giusto”…
Noi abbiamo Ragione, Sempre!… Voi No!
E abbiamo così tanta Ragione che siamo sempre stufi di Tutto. Noi abbiamo il Diritto di… anzi abbiamo mille Diritti di…
Peccato non ricordarci mai dei DOVERI… già, fastidiosi sti “Doveri”, ma siamo già così pieni di Diritti che per i Doveri non c’è spazio. Peccato che l’abbattimento dei muri sia invece proprio un riequilibrio tra “diritti” e “doveri”, perché la politica dovrebbe servire, aiutare, sostenere i diritti praticando i doveri.
Nel non voler più ascoltare ci metto anche l’idiosincrasia dei più alla lettura. Nessuno legge più di due righe. Parliamo e scriviamo come fossimo strane creature umane modificate geneticamente in “social dipendenti” … se provi a esprimere un pensiero con due frasi collegate passi per logorroico. Siamo diventati prodotti commerciali da vendere (People are Media) a cui propinare banner pseudo “geniali” di poche parole ma, nelle intenzioni, “edificanti”, salvo che edificano solo il portafoglio delle multinazionali che si occupano di social… aumentando la nostra ignoranza.
Certo che a furia di leggere “fake news” e tutta quella spazzatura colma di odio contro chiunque al grido di prima io che sono meglio di te e di te chissenefrega… capisco la voglia di non leggere.
Allora scelgo cosa leggere, mi faccio una cultura con buone letture, libri, giornali, riviste, parlo con la gente, vado a vedere di persona e toccare con mano i problemi, mi sposto, non sto mai fermo, voglio incontrare esseri umani per conoscere, capire, scambiare idee, chiamasi dialogo. Per questo i muri mi danno fastidio, mi impediscono di incontrare e se non incontro… accolgo…. parlo, io non capisco. E se non capisco rimango un idiota tale e quale a quelli che pensano di sapere tutto.. mentre invece questo è tutto quello che sanno…
BASTA MURI – BASTA ODIO – BASTA DIVISIONI Tutto ciò che c’è da costruire, perché costruire è importante, sta dentro di Noi: DONNE e, soprattutto, UOMINI… NUOVI. Si ,mancano figure maschili adeguate. O siamo tontoloni da menare per il naso, o stupidi maschilisti che desiderano “schiacciare” inopinatamente tutto e tutti a partire dal mondo femminile a una visione “ecologica” e Innovativa della Vita che potrebbe farci radicalmente cambiare il Mondo. Mancano Donne al Potere, insieme a Uomini illuminati che siano capaci di ascoltare.
Spesso quando troviamo il coraggio di abbattere muri, apriamo brecce che ci mostrano tutta la bellezza che sta dall’altra parte, spesso un anticipo del Paradiso, anche relazionale. Perché il Paradiso è accoglienza e inizia qui, sulla Terra.