Ultimo giorno dell’anno tempo di bilanci. Parliamo di pallacanestro naturalmente, perché per disquisire sulla sofferenza e la violenza nel mondo, e delle meschinità dell’essere umano, in tutte le sue sfaccettature, servirebbe un compendio di qualche volume oltre a un esperto psicoanalista. Basta aprire un giornale e/o accendere la televisione, per essere bombardati da terribili e dolorose immagini, per non parlare delle odiose notizie spazzatura, le famose fake news che travisano la realtà, portando incomprensioni, calunnie, divisioni e odio, figli dell’ignoranza e della pigrizia, che rispecchiano ahimè la società cieca ed egoista in cui viviamo.
Per il nostro amato Sanga è stato un anno straordinario. Per la prima volta ammessi alla Coppa Italia di serie A2, giochiamo una sorprendente finale a Battipaglia contro Castelnuovo Scrivia, perdendola negli ultimi minuti, ma capendo proprio in quella sconfitta che avremmo potuto anche vincere il campionato. E puntualmente, battuta nel girone di ritorno della regular season proprio Castelnuovo Scrivia, ci troviamo a giocare la nostra terza finale nazionale per la promozione in A1, contro l’eterna rivale dell’ultimo anno sportivo, Costamasnaga. La Costamasnaga di Coach Paolo Seletti sconfitta nei precedenti tre incontri, ma sempre di misura e dopo avvincenti e combattute battaglie sportive. L’idea di giocare in un palazzetto dello sport che potesse dare lustro a tutta la pallacanestro femminile, mi viene giusto un secondo dopo aver vinto a Udine la seconda di semifinale, contro l’Amico e grande Coach Massimo Riga. Di riempire i cinquemila posti a disposizione, non se ne parla neppure nelle favole più belle, troppo assurda la pretesa. Ma provare a portare duemila persone, anche e soprattutto con gente che il basket non lo frequenta, è un obiettivo che ritengo raggiungibile. Ho la fortuna di avere al mio fianco, oltre a tutto il Sanga Mondo naturalmente, Martina Riva, una donna straordinaria che sa essere “Uragano” quando c’è da promuovere, sostenere e/o semplicemente difendere un tema sportivo a Milano, ancor di più se si tratta di Sport al Femminile, comprendendo che questo è il momento delle decisioni.
Le istituzioni capiscono che è il momento giusto, Milanosport collabora, magicamente tutto si incastra alla perfezione, qualche soldino dobbiamo investirlo anche noi ma è “cosa buona e giusta”. Gli Amici di Urania, grazie a una preparatissima Cinzia Lauro, ci danno una mano nella noiosa parte burocratica ma, soprattutto, è la macchina della Comunicazione che si mette in moto. Le mail di invito arrivano ovunque. Quello che volevamo accade. Tifosi, appassionati, addetti ai lavori e tante tante persone che normalmente non seguono la pallacanestro, e figuriamoci il femminile, vengono travolte da una sorta di “Sanga Mania”, che traspare dai giornali, dalle radio, dalle televisioni…. La possibilità di avere una società sportiva che dall’Oratorio e da Via Padova, arriva in Serie A1 è una Storia troppo bella. Saranno oltre 2500 le presenze all’Allianz Cloud, e oltre quattromila i contatti della diretta streaming. A bordo campo vip d’eccezione tra i quali alcuni grandi giocatori dell’Olimpia Milano targata Giorgio Armani. Un evento di successo che si aggiunge alla vittoria sul campo: Il Ponte Casa d’Aste Sanga Milano è nella Storia della Pallacanestro Italiana. Una scommessa vinta, contro chi voleva che si facesse pagare il biglietto (scelta che avrebbe dimezzato la partecipazione, oltre all’onere di pagare l’affitto), chi mi prendeva per pazzo perché osavo giocare una finale di quel calibro praticamente in campo neutro avvantaggiando la nostra rivale, chi presagiva un vuoto sulle tribune perché a chi cavolo vuoi che interessi una serie A2 femminile, mentre nel frattempo, in un ospedale di Milano, si dibatteva con coraggio tra la Vita e la Morte, uno dei nostri più Cari e Amati Amici e Sostenitori: Guerrino Pugnetti. Ha aspettato che vincessimo sul campo, prima di partire per il Paradiso. Era un Suo grande desiderio vedere, lui grandissimo e storico tifoso Olimpia, una Milano maschile e femminile in serie A1. Una curiosa frase che mi rivolgeva spesso era quella di essere capace, Io, di “tirare fuori il gatto dal cappello”… si, proprio il gatto, non il coniglio, classico modo di dire. Ne abbiamo avuti e ne abbiamo fortunatamente tante di persone che ci vogliono Bene. Qui si apre un capitolo bello, corposo, che ha visto imprenditori, vecchi e nuovi amici, tutti generosi, davvero belle persone con le loro fantastiche aziende, pronte ad ascoltarti, pronte a vivere il tuo Sogno senza chiederti nulla in cambio. Ma di questo vorrei parlare il prossimo anno, alla fine di questo meraviglioso seppur difficile primo campionato di serie A1 che stiamo disputando. Quando conosceremo l’obiettivo che avremo raggiunto in questa nostra esperienza. Perché fa parte di una nuova ed esaltante Storia. Mi preme qui invece parlare di questi ultimi mesi dell’anno, sotto il profilo sportivo, tecnico e umano. Dal 20 agosto ci siamo messi a lavorare con impegno per farci trovare pronti, capendo subito che l’impegno non è sufficiente. Non è sufficiente neppure conoscere la pallacanestro. L’esperienza è quella che conta veramente, insieme a una percezione del gioco che improvvisamente ha raddoppiato la velocità di esecuzione, ha dimezzato i tempi di reazione e soprattutto quello delle letture. Manca sempre una piccola parte di “tempo” per essere “on time” con quello che sta succedendo. L’intensità, lo sapevamo, è altissima. Quello che dovevamo toccare con mano è l’aumento di intensità mantenendo altissima la qualità del gesto tecnico.
Questo o lo sai fare, o non lo impari dall’oggi al domani. Serve tempo, e servono anche piccoli e grandi aggiustamenti in corso d’opera. Da architetto sono abituato alle varianti in corso d’opera che si rendono necessarie per il raggiungimento degli obiettivi progettuali. Siamo appunto in corso d’opera. Oggi 31 dicembre, sul treno che ci riporta da Campobasso a Milano, possiamo serenamente essere consapevoli che siamo al termine di un corso accelerato e full immersion. Da Gennaio, con il girone di ritorno, dovremo essere un’altra squadra: la Repower Sanga Milano, griffata Giorgio Armani e onorata da importantissimi marchi quali Scalo Milano Outlet & More, Veralab, Dils, Il Ponte Casa d’Aste, Hedge Invest, DSV, GBC, Mc Donalds, BCC e altre Aziende Amiche, che tutti abbiamo imparato ad Amare, soprattutto nella difficoltà, perché è nelle difficoltà che scopriamo veramente chi siamo. Segnali positivi non mancano, si tratta di continuare, velocizzandolo sempre più, questo processo di trasformazione tra l’essere un’ottima squadra di serie A2, al diventare una squadra di buon livello in serie A1. Non sono cose che impari sui libri, e i “Soloni” sono inutili oltre che fastidiosi. Cresci sperimentandolo sulla tua pelle e alla fine o ce la fai, o torni a fare quello facevi l’anno prima, o ti dedichi ad altro, che tu sia una giocatrice, un dirigente o un allenatore. L’onestà intellettuale con te stesso, prima di tutto.
Rimane l’esperienza di un anno straordinario, preso nel suo complesso, proprio perché hai sperimentato di poter stare al di sopra di tutti, nell’Olimpo dei migliori, e subito dopo di nuovo a Scuola, tra i banchi di un nuovo ciclo, accanto agli ultimi pronto ad alzare l’asticella per apprendere quello che serve. Nel frattempo, sei diventato una persona migliore di quello che eri prima. E se riesci a comunicarlo e condividerlo, con chi ti sta attorno, alla tua squadra in campo e dietro le quinte, è molto probabile che si torni a un altro successo incredibile. Perché se è vero che il viaggio è più importante della meta, qui di viaggio stiamo parlando, un viaggio che si chiama Vita. Auguro a tutti un Felice e Sereno nuovo anno chiamato 2024, e alle persone che amo auguro la gioia dello stare bene insieme, amandoci, per lungo tempo, felici e contenti per sempre.